Sino a qualche anno fa parlare di Corporate Social Responsibility era un gioco: le aziende si proclamavano impegnate in progetti misteriosi, ma alla fine pochi erano i ritorni reali per la collettività. Oggi, finalmente, la CRS è una cosa seria, e dà risultati concreti. Che fanno davvero del bene, non sulla carta. L’Opera San Francesco racconta sul suo sito quanto sia prezioso l’impegno delle aziende, che arrivano in aiuto delle associazioni di volontariato, che come sappiamo hanno bisogno di tutto, specie da quando è arrivato il Covid. Viene così raccontata l’esperienza con la Brunello Cucinelli, che distribuisce merce rimasta in magazzino a chi ne ha bisogno. Fondazione Mediolanum onlus tramite l’Opera aiuta invece le famiglie con minori. L’azienda Babolat leader nella produzione di racchette da tennis, ha donato a OSF perché la metta all’asta una racchetta autografata da Dominic Thiem, grande tennista di livello internazionale al momento numero 15 del ranking mondiale. Questo coinvolgimento allargato non è di pertinenza esclusiva dei grandi brand che devono mostrarsi “sostenibili” agli occhi dei propri consumatori. Riguarda proprio tutti, anche la bottega artigiana o la società immobiliare.

In una città in cui le situazioni di disagio aumentano, è bello sia sapere che ci sono associazioni che si occupano dei più fragili, che realtà che le aiutano ad andare avanti. Come il Covid sta riguardando tutti, anche la rinascita e la ripartenza che stiamo vivendo riguardano tutti.