Black Friday, per saperne di piùC’era una volta, e c’è ancora, una festa molto sentita, negli Stati Uniti: la Festa del Ringraziamento, che si tiene ogni quarto giovedì del mese di novembre. In quella data, gli americani ricordano la festa del raccolto d’autunno celebrata dai primi coloni insieme agli indiani della tribù dei Wampanoag. Ancora oggi le famiglie si ritrovano e mangiano insieme il tacchino (proprio come si vede nelle serie tv), affettato dal capofamiglia. Con l’arrivo del consumismo, si fece strada l’abitudine, il giorno successivo alla Festa del Ringraziamento, di proporre maxi-sconti nei negozi, in modo da “liberare” i magazzini, aumentare il fatturato e preparare gli scaffali per i prodotti natalizi: ecco così nascere il Black Friday, che da qualche anno viene adottato anche dai negozi italiani. In pratica, il prossimo 23 novembre i consumatori potranno trovare grandissimi sconti, fino al 70%, un po’ dappertutto. I grandi colossi dell’e-commerce, come Amazon, hanno anche previsto un’intera settimana di sconti, che partirà dal 19 novembre. Cosa conviene, a chi conviene? Se non avete bisogno di nulla… non acquisterete nulla, dato che molti degli oggetti scontati sono “accessori”, non beni di prima o seconda necessità. Se, invece, siete degli amanti dello shopping, e volete portarvi avanti nella scelta dei regali di Natale, potrete certamente fare buoni affari. Ogni anno il peso del Black Friday aumenta: sono davvero pochi i negozi che non accettano di scontare la merce. Chi ci rimette? Nella filiera della vendita-distribuzione, lo sconto a valle deve essere assorbito dal produttore, pertanto qualcuno certamente storcerà un po’ il naso, ma se la quantità del venduto sarà importante, più o meno la bilancia del profitto sarà mantenuta stabile. È, tutto questo, una stortura? Pagare il 23 novembre un oggetto 100 euro, e poi il 25 novembre pagarlo 180 euro? Sì. Il sistema economico nel quale siamo inseriti prevede questi andamenti schizofrenici. Se vogliamo mantenerci più equi, scegliamo prodotti di qualità e sosteniamo le aziende che lavorano bene, premieremo l’etica e non solo il profitto. Indietro |