Oltre il business, allarghiamo i confiniCiascuno di noi lavora con impegno, ogni giorno, per far fruttare la propria azienda, soddisfare i clienti, assicurarsi una tranquillità economica. Tutti noi non siamo però isole, bensì soggetti collocati all’interno di tantissimi network, o reti, di relazione, sia personale che professionale. In queste reti portiamo competenza e sensibilità. I mondi e i settori sono incrociati, anche se spesso non ce ne accorgiamo. Capita, quando si studia all’università, di vedere “plasticamente” confrontarsi esperti di materie anche diverse tra loro, immaginate un filosofo e un fisico, e dialogare per esempio sul destino dell’universo. In questi casi, ci si accorge come davvero tutto sia intersecato. Crescendo, questi confronti diventano più rari perché le persone sono, appunto, impegnate a far crescere i propri silos paralleli: casa, famiglia, amore, salute, lavoro, successo e così via. Quando si riesce, però, anche da adulti, a superare i confini dei silos, e a “incrociare” i pensieri profondi, ecco che la mente si apre e si può avere una visione davvero molto più ragionata dell’esistenza. La Diocesi Ambrosiana ha proprio voluto inserirsi in questo dibattito organizzando una serie di appuntamenti dedicati a due mondi apparentemente lontani: economia e carità. L’ultimo degli appuntamenti si terrà il primo febbraio alle 21 presso il Centro Giovanile Stoà, in via Gaeta 10 a Busto Arsizio, si intitolerà “Quale carità?” e sarà tenuto da don Paolo Gessaga. Tra nuove sfide e nuove risorse, siamo tutti chiamati a interrogarci e ad andare oltre le ovvietà che ci vengono proposte dai mass media. Scoprire nuovi punti di vista è possibile, così come è possibile trovare nuovi approcci alla “solita vita” che a volte non ha più niente da dirci, imbrigliata com’è dagli obblighi e dalla routine. Indietro |