Caro Governo, dobbiamo parlare…Tutti, in queste ultime settimane, anche i semplici cittadini, hanno proposto al nuovo Presidente del Consiglio Conte istanze e richieste per i problemi del Paese: lavoro, salute, scuola, università, opere pubbliche… Certamente la nuova compagine di governo pare risoluta e desiderosa di fare bene. Il ministro degli Interni Salvini è preoccupato di salvaguardare la vita e il benessere dei cittadini italiani in primis, di occuparsi dei lavoratori e di coloro che producono reddito. Il mondo del volontariato, in questo contesto, ha però fatto sentire ben forte la sua voce. Al di là di tutti gli accordi con i Paesi stranieri; dei nuovi agenti delle forze dell’ordine che assicureranno un maggior controllo. Al di là di chi delinque e giustamente deve essere punito come indicato dalla legge… c’è, in Italia, un numero molto alto di persone che sono scappate da guerra e fame e che vorrebbero inserirsi nella società e dare il loro contributo lavorando. Ci sono italiani che hanno perso il lavoro e sono in povertà. Ci sono famiglie con tanti figli che non riescono a pagare l’affitto e le spese correnti. Anche se magicamente bloccassimo tutti i nuovi arrivi di immigrati più o meno clandestini, come ci comporteremmo con tutti coloro che già sono qua e richiedono il nostro aiuto? La rete del volontariato, anche a Milano, lo posso testimoniare personalmente, è attivissima. Ma è come se i governi che si susseguono – anche quello attuale, per il momento, pare mantenere la stessa falsariga – la dessero per scontata. “Intanto ci sono i volontari…”. “Intanto ci pensano loro…”. Certo, ma anche le risorse dei volontari non sono infinte. Anche loro hanno esigenze e bisogno di supporto umano, strategico, organizzativo. Parliamo ma non ci capiamo, dice il motto. Tempo un mese e la città si svuoterà per le vacanze. Anche i volontari ridurranno il loro tempo a disposizione. Siamo – tutti – pronti a gestire anche questa miniemergenza, si tratti di immigrati, anziani, persone sole? O ci ritroveremo a leggere sui giornali di situazioni di degrado risolte con un po’ di acqua spruzzata sui sagrati delle chiese? Le problematiche che interpellano il governo Conte sono davvero tante, ma questa non è da meno. Ci auguriamo che il professore sappia leggere dentro a ciascuna di essere con la giusta dose di realismo. (foto tratta da: www.governo.it)
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