Una città nascosta da scoprire… osso dopo osso

 

Molto spesso i milanesi si ritrovano a scappare dalla città, quando hanno un po’ di tempo libero. Allo stesso tempo, moltissimi turisti, sia delle città vicine, che stranieri, affollano la metropoli a ogni ora del giorno. Su Internet si trovano decine di itinerari per scoprire le bellezze della città: si tratta – per chi vi abita – di luoghi conosciutissimi.

Resterebbero stupiti, però, i cittadini che decidessero di rimanere in città e dedicare qualche ora alle sue bellezze, di quanti luoghi non battuti dal turismo, ma ugualmente meritevoli di attenzione, vi siano. La città, che ha una storia importante, lunga e intricata, sa raccontarsi con malizia anche a coloro che cercano sensazioni diverse, strane; che desiderano qualcosa di più del Cenacolo Vinciano o del Parco Sempione. Certo, occorre scovare il luogo giusto per il giusto stato d’animo che si vuole vivere.

Per esempio, poniamo il caso che una giovane coppia voglia trascorrere un pomeriggio “dark”, un po’ lontano dalla folla. Un’esperienza forte, insomma, in un contesto artistico (non cinematografico!). Il suggerimento è quello di recarsi in Piazza Santo Stefano, in centro, e di entrare non nella chiesa grande, ma in quella piccina, San Bernardino alle Ossa. Qui tutte le pareti ospitano teschi e ossa umane. Un tempo (nel XII secolo), infatti, vicino all’edificio sorgeva un ospedale con annesso cimitero per i corpi dei defunti. Si rese necessario trovare un ulteriore spazio per le ossa, da qui la chiesa, gestita dall’ordine dei Disciplini.

Il senso del macabro è fortemente presente, tappezzando le ossa davvero tutta la chiesa. La delicatezza e l’eleganza sono però garantite dallo stile rococò dell’edificio.

 

 

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