Tutto grande, tutto insieme, tutto avveniristico, da fare quasi girare la testa. Milano cambia, lo sappiamo e lo stiamo raccontando già da anni. Ma vi sono momenti “topici” che ricordano proprio che la metropoli ha iniziato ad accelerare, e può mostrare interessanti frutti di un lavoro di urbanizzazione intelligente e non troppo invasivo. Comunque contemporaneo e pregevole. Stiamo parlando, in questo specifico caso, dell’apertura dello shopping district di CityLife.

Avete in mente un gigantesco centro commerciale?

Perfetto, dimenticatevelo: qui siamo oltre, per dimensioni, brand, opportunità, experience. I numeri sono davvero da capogiro: stiamo parlando del distretto commerciale urbano più grande d’Italia; di 32 mila metri quadrati; di 7 milioni di visitatori stimati l’anno. Negozi, certo, ma anche cibo, servizi, tempo libero, intrattenimento. Brand di livello, perché questo è il mood che caratterizza il distretto. A CityLife aprono brand nuovissimi, che affrontano il mercato italiano in una location che hanno reputato particolare e vincente. E poi il cinema, con sette sale; soluzioni architettoniche da far brillare gli occhi… perché niente è lasciato al caso e tutto deve essere emozionante.

Torniamo un attimo con i piedi per terra: i dati ci confermano che i grandi centri commerciali non stanno andando poi così bene, a livello italiano. Come potrà, CityLife, riuscire ad avere successo?

Sicuramente piacerà ai clienti se manterrà un posizionamento che possiamo definire “premium”. Poi vincerà se unirà sempre l’acquisto all’intrattenimento. Infine funzionerà se tutto sarà perfetto, ossia la logistica, i trasporti, i servizi correlati.

“Spostare” le persone da un centro commerciale a un altro è complesso: i consumatori si muovono se vedono offerte, divertimento, experience diverse. Se CityLife garantirà tutto questo avrà lunga vita. Staremo a vedere.

https://citylifeshoppingdistrict.it/it/