Come cambiano le metropoli, sotto i nostri occhiOgni giorno percorro a piedi tantissime vie del centro. Cammino sul marciapiede, insieme a milioni di altre persone. Oltre a me e a loro, recentemente, si sono aggiunti anche tantissimi ciclisti con il caschetto, sempre di più…e una nuova categoria: la persona in monopattino elettrico. O meglio: in micromezzo elettrico, questa è la dicitura usata dal Comune di Milano che ha iniziato a regolamentarne gli spostamenti. Il problema però si pone, nel momento in cui questi mezzi non possono, anzi, non devono circolare sul marciapiede: dove possono muoversi? Il Comune ha tagliato la testa al toro e predisposto delle aree precise. Pertanto, da adesso e sino al luglio del 2021, “La circolazione dei micro veicoli di mobilità elettrica è consentita nelle aree pedonali purché la velocità del mezzo non superi i 6 chilometri orari (il decreto prevede che i dispositivi siano dotati di limitatore di velocità) e, ma solo per monopattini e segway, su piste e percorsi ciclabili, ciclopedonali e nelle Zone 30 con il limite di velocità di 20 chilometri orari”. Dove parcheggeranno? Negli stalli a loro riservati o al bordo della strada. Si raccomanda che: “Siano sempre omologati, dotati di luci per essere ben visibili e limitatori di velocità”. Allora ben arrivati monopattini: applaudiamo all’iniziativa, in quanto green. Più, tutti, lasceremo le auto a casa, trovando mezzi sostitutivi, più tutti respireremo aria meno inquinata. Non dobbiamo attendere che Greta Thunberg ce lo venga a ricordare…
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