Cos’è, per te, fotografia?Qual è il bello della fotografia? Che il fotografo scatta, stampa, appende… e poi regala all’umanità il suo capolavoro, che si distacca per entrare nella mente dell’osservatore e assumerne le sfumature, in un dialogo che diventa personale e allo stesso tempo universale. Tra i tanti fotografi uomini che riempiono le sale d’arte internazionali, vogliamo qui ricordare una donna, Inge Morath, i cui capolavori saranno in mostra presso il Chiostro di Sant’Eustorgio sino al 14 settembre dal lunedì alla domenica eccezionalmente in orario serale, dalle 18.00-22.00 (poi in orari diurni sino al primo novembre). Una fotografa… donna? Durante il secolo scorso le due cose non erano poi molto compatibili: questo il motivo per cui la nostra “eroina” dovette iniziare a presentare i suoi primi lavori con uno pseudonimo maschile, Egni Tharom. La sua poetica è la seguente: «La fotografia è essenzialmente una questione personale: la ricerca di una verità interiore». Da qui una ricerca instancabile non solo di soggetti da fotografare, ma della loro personalità e interiorità. Per lei ogni scatto è relazione con un altro essere umano, non solo rappresentazione estetica. La mostra “Inge Morath. La vita. La fotografia” è curata da Brigitte Blüml – Kaindl, Kurt Kaindl, Marco Minuz. L’esposizione, inserita nei palinsesti 2020 del Comune di Milano: Aria di Cultura e I talenti delle donne, è prodotta da Suazes, Fotohof e Magnum Photos; realizzata col supporto del Forum austriaco della cultura, col sostegno di Rinascente, media partner IGP Decaux. Il 9 settembre, alle ore 19, si terrà anche la Conversazione con Denis Curti, Direttore artistico della Casa dei TRE OCI, Venezia. Per maggiori informazioni
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