Il design si sposa perfettamente… con il ciboNessuno commetta l’errore di pensare che Salone, Fuori Salone, Supersalone siano eventi che, una volta l’anno, “contaminano” unicamente architettura, design, installazioni curiose e stop. Oggi il design è estetica? Benissimo, anche il cibo è estetica, anche il piatto è una forma d’arte. Ecco perché non deve stupire che in occasione del Supersalone una realtà come Identità Golose abbia messo attorno a un tavolo esperti di diversi settori e interpreti della cucina italiana come Cristina Bowerman, MarcoPedron e Renato Bosco. Di cosa hanno parlato? Del loro mondo allargato, ovvero del design all’interno dei locali e dei ristoranti, dell’illuminazione, della sostenibilità ambientale, della manualità e della bellezza. Si mangia con gli occhi, giusto? Per questo è così importante che anche la bellezza sia presente nei locali. E che le persone si sentano accolte non solo per mangiare, ma per vivere una vera e propria esperienza che coinvolge tutti i sensi. Su questi concetti si gioca il futuro dell’ospitalità non solo della ristorazione, e non solo dei ristoranti stellati. Tali ragionamenti di ampio respiro coinvolgono anche noi mediatori immobiliari. Ogni volta che presentiamo un immobile o siamo alla ricerca di una soluzione abitativa dobbiamo ricordarci che la funzionalità va di pari passo con la bellezza. Che il trend scompare, con il tempo, ma che una dimora o un ufficio studiati secondo i canoni moderni di abitabilità, sostenibilità, accoglienza e design resteranno solidi nel tempo e supereranno ogni moda. Stiamo costruendo il futuro post-pandemico, tanto vale farlo in maniera eccelsa.
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