Ormai non ci stupiamo più, ma dovremmo. Milano sta scalzando Roma dal suo ruolo guida del Paese da tanti punti di vista ed è un esempio che tutte le altre città stanno cercando di imitare.

In questo caso parliamo di innovazione, inventiva, genio creativo applicato all’industria: recenti dati ci dicono infatti che un terzo delle start-up italiane si trova a Milano, per un totale di 113 società, il 30% appunto di tutte quelle del Paese. Certo, per il momento non possiamo competere con Londra che ne ho altre 1000, New York che ne ha 900 e San Francisco che ne ha quasi 600. Però il dato è davvero interessante: per Milano passano le persone, le idee, in denaro, la formazione: tutto concorre a dare linfa all’economia. La cosa bella è che non si ragiona sull’esistente, ma se oso immaginare un futuro diverso è proprio grazie alle start-up. Siamo orgogliosi di ospitare queste società, e speriamo che tutte possono trovare uno sbocco interessante e un mercato che sappia comprenderle. Questa è la linfa che ci permette di vivere e di emergere nonostante i virus o gli incidenti ferroviari. Questo è l’elemento positivo della nostra società, uno dei pochi che riesce a dare ai giovani una chance che non sia quella del cosiddetto “cervello in fuga”…