Un dato è certo: il mercato immobiliare milanese, in attesa dei contraccolpi dettati dall’incertezza causata dalla guerra in Ucraina, si è ripreso dalla pandemia e ha ricominciato a crescere, ritornando la “best practice” di tutto il Paese.

Due i trend a cui stiamo assistendo:

-da una parte il centro è sempre meno appealing per i milanesi e sempre più per gli investitori “esterni” ed esteri.

-dall’altra chi desidera acquistare casa ed è benestante si sta spostando fuori, ben oltre la cerchia “metaforica” della linea 90-91 Atm.

Nuovi scenari ci attendono, dunque, anche a livello di intermediazione immobiliare: per esempio, non è detto che una casa di lusso debba per forza essere ubicata in centro-centrissimo… con conseguente miglioramento progressivo anche delle zone di periferia, a livello estetico e di servizi.

Anche le quotazioni sono in risalita, e non solo per le zone centrali: la media attesa è di un +3,6%, per i prezzi.

Ci sono però tantissimi immobili fuori mercato, che a nostro parere troveranno comunque un acquirente. Giusto per dare due numeri, oggi nel quadrilatero si arriva anche a 21 mila euro al metro quadrato; a CityLife a 14.500 euro; appetibile, nella stessa area geografica, la zona di Gambara-Bande Nere, che è attestata sui 5.000 euro al metro quadrato.

Due suggestioni per noi del settore: inutile rimanere in fase attendista, sia per vendere che per acquistare, perché i mercati impazziti – a livello di materie prime ed energia – inizieranno a pesare negativamente sia sul futuro che sui costi. Meglio agire ora, quando ancora si riscontra una certa stabilità.