Il grande cuore di Milano

 

Il grande cuore di Milano viene sempre fuori. Specie nei momenti di grandissima difficoltà. È aumentato a dismisura il numero delle persone che ha necessità di mangiare a causa della pandemia? Pronti, la rete della solidarietà si struttura con le nuove regole di sicurezza e si attiva.

I numeri sono impressionanti, come riporta il sito del Comune. Si parla di “Più di 15mila persone raggiunte attraverso 4.450 spese, per un totale di oltre 30 tonnellate di cibo alla settimana”. Il tutto rapidamente, a pochissimi giorni dall’avvio delle attività degli hub temporanei che sono stati allestiti.

Molto rilevante anche il numero dei donatori, che hanno sostenuto gli hub o con denaro o con prodotti. Per una volta è necessario fare nomi e cognomi: Allianz, Snam, NaturaSì, Novamont, Coop Lombardia, Carrefour Italia, Lidl, Galbani, Parmalat, Starhotel, Fondazione Veronesi, Save the children. Sono inoltre arrivate circa 50 mila tra colombe e uova di pasqua da Maina, Bauli, Bindi, Galbusera, Lindt, Luigi Zaini, Giveusgood, Romanengo e 1.000 prodotti per la cura personale (shampoo, bagnoschiuma e saponi) da profumerie Douglas.

I vecchi e nuovi nuclei familiari bisognosi vengono raggiunti dai volontari, tutti dotati dei sistemi di protezione individuale.

Anche la cittadinanza tutta è interpellata a dare una mano, semplicemente con un clic. È attiva infatti la raccolta fondi “Milano per Milano: aggiungi un pasto a tavola” sulla piattaforma web For Funding (www.forfunding.it) di Intesa Sanpaolo, attraverso cui i cittadini possono donare e supportare gli hub garantendo l’acquisto di beni alimentari da distribuire alle persone in difficoltà. Per donare: www.milanopermilano.it/dona

 

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