Oltre i confini della pubblicitàUna notizia che riguarda Google ci deve far riflettere e alzare le antenne della “propensione” tecnologica che più o meno tutti coltiviamo per noi stessi e per le nostre società. Il colosso dei motori di ricerca ha annunciato che sta lavorando all’inserimento della pubblicità all’interno della realtà virtuale. Fermi un attimo: realtà virtuale? Ma se siamo ancora impegnati a investire in spazi sulla carta stampata… come è possibile, cosa è successo? Semplicemente, il digitale sta facendo passi da gigante. Molto presto dovremo fare i conti con termini quali intelligenza artificiale, Big Data, Robotica, Analytics, 3D. Il discorso, badate bene, non riguarda solo le aziende di produzione, ma tutti i settori merceologici. Se Google investe nella realtà virtuale, significa che ha individuato, in questo strumento, un potenziale importante. E ovviamente intende sfruttarlo… e fare business con esso. Già oggi alcune aziende del settore dell’arredamento usano gli occhiali della virtual reality per far vivere ai propri clienti l’esperienza immersiva in spazi ancora tutti da costruire e arredare. Immaginiamo la portata di queste soluzioni anche nel settore della compravendita immobiliare: basta ricostruzioni in tre dimensioni, sterili disegni. La casa non ancora progettata può essere esplorata camera per camera, ambiente per ambiente. Una experience tutta nuova, che al momento solo i più piccoli vivono nei parchi di divertimento. Se vogliamo che anche il nostro settore sia aperto all’innovazione, dobbiamo essere pronti a cambiare i nostri classici modi di presentarci al mercato, di proporre la nostra offerta. Di pensare al marketing e alla comunicazione. Ancora hanno senso le cartellonistiche classiche? Gli investimenti sui media tradizionali? I siti web statici? Pensiamoci, abbiamo la possibilità di spingere sull’effetto “wow”, proviamoci! Indietro |