Qualche settimana fa, il quotidiano Il Sole 24 Ore ha pubblicato un articolo particolare, a firma Alberto Magnani. Ecco la tesi, ben argomentata: se si guarda in ottica prospettica, una famiglia dovrebbe regalare ai propri figli una laurea e non una casa. il motivo? “Un investimento nell’educazione vale fino a 16 volte in più di un investimento nell’immobiliare: tasso di rendimento dal 30 al 69%, contro il 4,2/3% fruttato – in media – dall’affitto di un’abitazione”. L’articolo, che si rifà ai dati di una ricerca a cura di Career Paths, continua snocciolando percentuali e numeri a supporto di questa tesi.

Il tema è quello del “valore”. Però a noi italiani, che viviamo nel Paese che è stato “culla” della civiltà mediterranea, vengono un po’ i brividi a mettere sullo stesso piatto della bilancia lo studio e un immobile. Culturalmente abbiamo respirato un’altra aria, e anzi siamo ancora portati a pensare che una laurea possa un domani garantire ai nostri figli di poter acquistare un bell’appartamento. Fatichiamo a considerare questi due elementi come fattori che si possono paragonare.

Il genitore accorto e con i mezzi – questa la nostra tesi – potrebbe cercare di fare entrambe le cose: spingere su un’ottima educazione del figlio e allo stesso tempo investire in maniera oculata. Rimandiamo ai consulenti lo studio del valore degli affitti nel tempo e degli stipendi di un laureato a quattro anni dalla laurea. Ciò di cui siamo certi è che la civiltà prospera se la conoscenza aumenta, non solo se si continuano a costruire immobili.

http://www.monitorimmobiliare.it/ai-figli-regalate-una-laurea-non-una-casa-rende-16-volte-di-piu_201611171816