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I top dell’architettura formati a Milano
- 220° posto nel ranking mondiale nell’area Art & Humanities; il primato italiano in Architecture/Built Environment (14° al mondo) e in Art & Design (7° al mondo). Questa è la classifica, relativa al Politecnico di Milano, stilata dal QS World University Rankings by Subject 2017. Al di là della complessità delle definizioni, alcuni concetti sono molto chiari:
- Milano domina, a livello accademico, sulle altre università italiane. Non c’è da gloriarsi, ma da spingere anche le altre ad arrivare a questi livelli di eccellenza.
- L’architettura e il design di domani, a livello planetario, si costruiscono anche in Italia, nella nostra città. Questo deve essere di monito: non possiamo permetterci di abbruttire la nostra metropoli con progetti che non siano di estrema eccellenza. Che si tratti di una vetrina, una strada o un parcheggio, dobbiamo volare alto (come infatti stiamo dimostrando di saper fare).
- Il tema “cervelli in fuga” è sempre dietro l’angolo. È vero che le contaminazioni culturali sono sempre positive, ma la città deve fare in modo di trattenere i suoi migliori talenti, quelli che hanno respirato l’aria di Piazza Da Vinci e della Bovisa e che sanno competere con i colleghi di tutto il mondo.
- Il tema dell’ambiente torna ugualmente molto forte: questi ragazzi sono “nativamente” propensi ad armonizzare i loro progetti con la salute del pianeta. La Pianura Padana è il posto più inquinato d’Italia: vogliamo spazzare un po’ di inquinamento e tornare a respirare sano anche grazie al loro contributo?
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