Leila Oggioni

Innovazione e memoria: l’esposizione di Gae Aulenti alla Triennale di Milano

Nella scenografia contemporanea della Triennale di Milano, l’esposizione dedicata a Gae Aulenti – in mostra sino al 25 gennaio prossimo – (1927-2012), curata da Giovanni Agosti, ci immerge in un dialogo profondo con il patrimonio culturale e artistico del Novecento italiano.

Gae Aulenti fu architetto e designer italiana di fama internazionale, nota per la sua capacità di fondere modernità e tradizione nel campo dell’architettura e del design. Lavorò su progetti iconici come la trasformazione del Museo d’Orsay a Parigi e il Centro Pompidou. La mostra non riproduce gli ambienti gotici del film di Visconti del 1974 (Gruppo di famiglia in un interno), ma evoca la stessa atmosfera attraverso un’esplorazione della vita e dell’opera di Aulenti, portando alla luce il suo contributo nel campo dell’architettura e del design.

Con una messa in scena che include ricostruzioni ambientali in scala 1:1 e un approccio intellettuale descritto dal curatore come “un po’ cubista”, la retrospettiva esplora la figura di Aulenti come un nodo cruciale nelle reti culturali del secolo scorso. L’intento è di svelare, attraverso una serie di installazioni immersive, come Aulenti abbia influenzato e sia stata influenzata dalle correnti artistiche e sociali del suo tempo.

La mostra presenta una varietà di opere, da modellini architettonici a documenti personali, disegni e fotografie, disposti in modo tale da creare un percorso circolare che guida il visitatore attraverso le fasi salienti della sua carriera e vita personale. Ogni elemento è pensato per disorientare e allo stesso tempo orientare il visitatore nella comprensione del pensiero di Aulenti, con un’enfasi particolare sulla sua abilità di navigare e trasformare gli spazi fisici e culturali in cui ha operato.

Agosti, con una lunga carriera accademica e curatoriale alle spalle, da Pisa al Louvre, ha concepito questa esposizione come un tributo personale a Aulenti, promettendo un tempo di scrivere un libro su di lei. Questa promessa si trasforma ora in una narrazione spaziale che riflette su come le personalità, le relazioni e gli incontri possano plasmare la creatività e l’innovazione in architettura e design.

La mostra offre un’opportunità unica per immergersi nell’universo di Aulenti, tra aneddoti personali e professionali che si intrecciano con le correnti artistiche e sociali del Novecento, evidenziando la sua capacità di restare fermamente radicata nelle sue convinzioni politiche e culturali, nonostante le molteplici sfide e cambiamenti del suo tempo.

 

Gae_Aulenti

 

 

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