L’Ortica omaggia le donne del NovecentoSe c’è un quartiere a Milano da prendere ad esempio è l’Ortica. Per tanti anni dimenticato e considerato una “propaggine” poco felice della città “da bere”, sta oggi vivendo un periodo di rinnovamento molto interessante. Questo rinnovamento parte dal basso, e sale, a coinvolgere l’intera comunità. Non solo abbellimenti e migliorie, ma anche arte e messaggi ad essa correlati e da essa sospinti. È il caso del progetto dei murales, che stanno spuntando in diverse facciate di palazzi, racchiusi all’interno del progetto OrMe, Ortica Mamoria, un museo permanente, all’aperto, accessibile a tutti. Tra le tante opere che già si possono ammirare merita porre l’accento sui murales dedicati alle donne del Novecento: donne che hanno in qualche modo costruito la Milano che oggi è attenta anche ai più deboli e che è il cuore della ricerca e dell’industria italiana. Meravigliosi e da ammirare sono così i murales di Anna Cederna, Alda Merini, Ersilia Majno, Alessandrina Ravizza, Anna Kuliscioff, Antonia Pozzi, Maria Maddalena Rossi, Liliana Segre. Rappresentate tutte insieme ma ben distinte, queste donne sono sia un monito che un incoraggiamento per le ragazze di oggi: in tempi ben più complessi di questi hanno resistito, fatto sentire la loro voce. Hanno studiato e sono riuscite a costruirsi una carriera e un’identità, che oggi può essere presa ad esempio. L’8 marzo è ancora lontano, ma sarebbe bello che, al posto delle classiche mimose, le donne facessero un giro all’ortica per un “bagno di autostima” che non necessita di fiori, ma di belle testimonianze. Foto tratta da www.orticamemoria.com
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