Mentre il luxury sale… che succede al resto?Chiusa la parentesi relativa agli immobili di lusso, altri problemi si pongono alla nostra attenzione. È indubbio che il periodo post-Covid che stiamo vivendo, che ci attendevamo di ripresa in tutte le aree di business del Paese, sta scontando “novità inaspettate” in termini di: -conflitto russo-ucraino -conseguente – ma non del tutto – rincaro dei prezzi dell’energia -inflazione pericolosa Per Banca d’Italia i primi sei mesi del 2022 non sono andati male, dal punto di vista del mercato immobiliare: per i primi tre si parla di un +4,6% dei prezzi delle case. L’incognita è da adesso in poi. Le preoccupazioni per le spese inaspettate delle famiglie non potranno che rallentare l’intera economia e di conseguenza anche la domanda e i prezzi delle abituazioni. Insomma: pare stia svanendo l’effetto effervescenza portato dalla pandemia, che stava spingendo molte famiglie a cercare case più confortevoli e fuori dalle città troppo affollate. Uno spiraglio di ottimismo costante viene, in questo senso, da una categoria che non risente di alcuno scossone esogeno: stiamo parlando delle case nuove caratterizzate da una buona efficienza energetica, considerata soluzione per combattere il caro-energia che ci attende in inverno. La situazione è molto complessa in quanto diventa difficile, anche per gli operatori economici, capire quanto le variabili impazzite, materie prime ed energia, possano tornare “normali”. Se, invece, diventeranno le nostre nuove costanti, altri approcci andranno tentati anche dal punto di vista immobiliare. Elementi quali il camino, i pannelli solari, la coibentazione… diventeranno soluzioni o ulteriori motivi di aumento spesa? Al momento impossibile ipotizzare le scelte future in ottica di efficienza: tocca attendere e nel frattempo cercare di mantenersi aggiornati. Indietro |