Il mercato, dove si incontra la comunitàQuando un mercato apre o, come in questo caso, riapre, è sempre una gioia. Il motivo è molto semplice. Attorno al mercato, sin dai tempi antichissimi, si sono costruire le prime civiltà. Parlare, discutere, commerciare, acquistare, comunicare, lanciare messaggi alla popolazione: il mercato era la sede di tutto questo, la “culla” delle attività. E sapere che oggi è ancora così da una parte mette di buon umore, dall’altra riporta “umanità” in un settore che, negli ultimi anni, aveva preso la deriva dei maxi centri commerciali (che oggi, purtroppo, versano in una gravissima crisi economica, e non solo per colpa della pandemia). È con massima gioia pertanto che festeggiamo il riavvio, dopo due anni di ristrutturazione, del mercato comunale del quartiere Isola, in piazzale Lagosta. Una grande festa ha accompagnato la riapertura ufficiale di qualche giorno fa, con tanto di giocolieri, proprio a significare che qui, al mercato coperto, rinasce anche una parte di comunità. Ambiziosi gli orari di apertura, sino a mezzanotte. Ci sono i dehor e tante cucine, in modo che il mercato possa diventare un vero punto di aggregazione per tutti e non solo per gli abitanti del quartiere. All’interno del mercato ci sono gli storici commercianti e anche nuove figure, giovani, pronte a dare il massimo perché il business decolli. Questo progetto è significativo in quanto contrasta il progressivo spopolamento dei quartieri, a livello di esercizi commerciali. La pandemia ha riportato i cittadini tra le vie della città vicine alla loro abitazione. Si cerca oggi un riferimento nel panettiere, nel verduraio… perché sono i primi soggetti coi quali si può costruire una relazione basata su fiducia e servizio. Insomma, qualcosa sta cambiando: il centro commerciale resta meta per le uscite della domenica, ma la vita “vera”… è da un’altra parte.
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