Siamo stati per un anno chiusi in casa. Abbiamo rinunciato alle cene, ai pranzi coi colleghi, ai brunch domenicali, a tutto. Adesso abbiamo la possibilità di riuscire e di riappropriarci delle nostre belle abitudini e cosa scopriamo? Che alcuni locali sono chiusi per sempre, non ce l’hanno fatta a reggere il lungo lockdown. Che altri hanno cambiato gestione. Che altri ancora… si sono trasformati.

Proprio della trasformazione vogliamo occuparci, segno incredibile di questo tempo nuovo che stiamo vivendo.

Forse qualcuno ricorderà che in via Bonvesin De La Riva, 40 anni or sono, c’era il ristorante di Gualtiero Marchesi. Ebbene, quello spazio simbolico oggi (apertura a giorni) ospita il massimo dell’innovazione, ovvero Meta Merging Taste, un “concept di casual dining” nel quale l’offerta di cibo proviene da più player contemporaneamente. Il locale è dotato di 8 vetrine che si affacciano su 5 cucine che propongono piatti differenti. Si può mangiare all’interno, dal mattino alla sera, si può acquistare e portare a casa, o farsi portare a casa il cibo. A seconda della stagione menù diversi per ristoratori diversi. All’interno anche una caffetteria. Il tutto con un’attenzione specifica alla sostenibilità ambientale.

Certamente il vecchio Spontini con la sua monopizza al trancio continuerà a esistere come icona del primo pranzo “fast” di Milano… ma è anche molto bello poter assistere a questi cambiamenti, che comprendono anche la socialità, il modo di stare insieme, di valorizzare il tempo della colazione. È altrettante bello vedere come possano esistere “collettivi di ristoratori” pronti a collaborare e non a farsi la guerra.

Che dire, complimenti ai due fondatori e ideatori del progetto, Ludovico Leopardi, classe 1996, e Leo Schieppati, classe 1995 … la giovane età è un’ottima premessa. Andremo a trovarli!