Milano-Cortina, le Paralimpiadi si avvicinanoMilano e la Lombardia sono un punto di riferimento per lo sport paralimpico in Italia. Con oltre 3.000 atleti che praticano attività agonistica e 600 società sportive che li ospitano, la regione rappresenta una delle più grandi fucine di campioni paralimpici del Paese. Palazzo Marino, a tre anni esatti dall’apertura dei Giochi Paralimpici invernali (marzo 2026), ha da poco raccontato ai bambini delle elementari i valori dell’inclusione sportiva, occasione perfetta per valorizzare questo comparto dello sport, troppo spesso posto in secondo piano. Essenziale, in tutto questo percorso, è il ruolo del Comitato Paralimpico, che ha lo specifico compito di far sì che tutti possano fare sport, e si concentra sull’attenzione agli sport paralimpici. Il tema è molto importante per le persone con disabilità, per le quali l’abbandono dello sport è molto elevato. Nel corso dell’ultimo anno in Lombardia sono stati avviati allo sport 350 ragazzi attraverso una serie di progetti in collaborazione con la Regione Lombardia. L’80% di loro ha meno di 30 anni, e oltre il 50% ha meno di 20 anni. Il dato confortante è che su 350, più della metà continua a praticare sport. Tutto ciò è stato reso possibile grazie al grande lavoro svolto dalle 600 società sportive che allenano i ragazzi nelle varie discipline. Dieci di queste società annoverano circa 200 atleti. È su questi numeri che dobbiamo puntare, non solo in vista della Paralimpiadi, ma in vista di un futuro totalmente integrato, e all’insegna dello sport, praticato assiduamente, per questi nostri cittadini. Oltre ai grandi testimonial come Marcell Jacobs, Jannik Sinner, Beve Vio, vogliamo spazio anche per tutti gli altri!
Indietro |