Milano e l’estate, cosa offrire a chi resterà a casa?
Tutti hanno paura di dirlo, ma i numeri sono senza pietà. Secondo la Confcommercio, a brevissimo il nostro turismo sarà in ginocchio. Quest’estate, infatti, potrà andare in vacanza, ad esclusione di chi ha le seconde case, solo il 20% degli italiani. Le perdite complessive per questo settore sono stimate in 120 miliardi da qui a fine 2020. Si presentano qui due problemi intersercati tra loro: la Lombardia vive anche di turismo. Molti lombardi non potranno lasciare la regione che, notoriamente, non è dotata di mare… La considerazione potrebbe essere ovvia: semplice, i lombardi gireranno per la regione, per aiutare il suo turismo ultra-interno, andranno tutti ai laghi, in montagna… peccato che le capienze, causa virus, siano comunque molto ridotte. E che le famiglie non si possono inventare “montagnine” se non hanno mai visto nemmeno una collina. Molti rimarranno nella caldissima metropoli, con pochissimo denaro da spendere, senza feste all’aperto, sagre e concerti, cinema o altro. Sicuramente i comuni ci staranno già pensando, ma anche noi sollecitiamo: occorrerà trovare nuove forme di aggregazione, nuove modalità di accesso per esempio ai musei. Impensabile tenere i bambini chiusi in casa in agosto. Il momento è durissimo, ma viviamo in una delle regioni più belle del mondo, non possiamo non spremerci le meningi per dare dignità anche a un singolo pomeriggio di ferie…
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