Gennaio è un mese molto particolare, che ha visto svolgersi eventi – che hanno cambiato la storia – che è obbligatorio non dimenticare. Per questo viene denominato il mese della Memoria, che celebra il 27 gennaio la liberazione del campo di sterminio di Auschwitz e dunque ricorda tutte le vittime dell’Olocausto (giusto pochi giorni dopo, a inizio febbraio, si celebrerà anche la Giornata del Ricordo, dedicata a tutte le vittime delle foibe).

C’è però un altro anniversario, che cade nel 2019, le cui celebrazioni iniziano proprio in questi giorni. Si tratta della ricorrenza della nascita del fascismo e dello “sbandamento” che “colpì” anche i milanesi, iniziato nei primi mesi del 1919. Proprio il 23 marzo di quell’anno, e proprio in città, Mussolini fondava il fascismo, in piazza San Sepolcro.

Nel giro di 15 anni l’Italia soffrì lutti inenarrabili. Dalla Stazione Centrale di Milano convogli partivano alla volta dei campi di concentramento: un modo al contrario, fatto di morte e razzismo. Che oggi viene raccontato con lo spirito del “non deve mai più capitare”.

La città ha racchiuso tutte le iniziative dedicate a ricordare le guerre e le ingiustizie nello slogan “Milano è memoria”: come viene spiegato dall’amministrazione: “Senza memoria non c’è futuro è il nostro messaggio, che arriva dalla consapevolezza che la memoria è un ingranaggio che va oliato, che parla di presente e di futuro, non solo di passato. La memoria è lo strumento più forte che abbiamo per evitare gli errori del passato e per valorizzare il tessuto comune e i valori condivisi della città”.

Sulla piattaforma “Milano è memoria” è possibile consultare tutti gli appuntamenti che si svolgeranno in città nelle prossime settimane, a cura di associazioni e istituzioni.

Sapevate, per esempio, che a Milano sono già state posate oltre 30 Pietre d’inciampo?

Per saperne di più https://www.comune.milano.it/wps/portal/ist/st/Milano_memoria/Milano_memoria

(foto tratta da https://www.comune.milano.it/wps/portal/ist/st/Milano_memoria/PietreInciampo)