Milano riparte con arte e culturaOrmai pare proprio che il peggio sia passato. Grazie alla vaccinazione massiccia a breve potremo riprendere tutte le nostre abitudini. Cosa ci è mancato di più, in questo ultimo anno? Di cosa siamo stati privati? Paradossalmente della “cosa” che più accresce la gioia di vivere e dà un senso alle giornate: la cultura. Cinema, teatri, mostre, musei. Tutto sempre chiuso, a volte senza motivazioni plausibili. Ebbene, questa lunga astinenza è finita da quando la Lombardia è passata in zona gialla. Sperando che tutto resti così, anzi migliori, apprestiamoci a vivere nel più ampio senso del verbo, approfittando di ciò che Milano ha in serbo di prezioso per noi. Le possibilità si moltiplicano: tutti i musei civici aperti, compresi Museo del Novecento e Museo di Storia Naturale. Per il Mudec occorrerà invece aspettare settembre. A Palazzo Reale possono finalmente riprendere le due mostre che erano state sospese causa Covid: dedicate a “I Talenti delle Donne”: “Divine e Avanguardie. Le donne nell’arte russa”, in programma fino al 12 settembre, e “Prima, donna. Margaret-Bourke White”, fino al 29 agosto. Queste nuove esperienze culturali possono essere fruite in libertà, ma occorre verificare se è necessaria la prenotazione. Occorrerà un po’ di pazienza per liberarsi di gel e mascherina, ma siamo convinti che siano obblighi da poco, in confronto alla mancanza totale di libertà che abbiamo dovuto accettare per liberarci del SarsCov2. Ai nostri nipoti racconteremo come abbiamo vissuto questi mesi del 2020-21: sembrerà una narrazione assurda, fatta agli adulti del futuro. “Avevamo a disposizione cellulare e computer ma sognavamo di passeggiare per le stanze delle mostre”. Proprio così: che non debba capitare mai più. Foto tratta da www.comune.milano.it
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