Milano troppo cara? Ecco le conseguenzeCi sono azioni che generano conseguenze, a volte inaspettate, o comunque non gestibili se non a fronte di importanti progetti da studiare e implementare velocemente. Mi riferisco alla città di Milano, al suo costo della vita e alla sua conseguente appetibilità o meno per chi arriva da fuori. Snoccioliamo qualche numero per capire. Dato di fatto: l’inflazione è pari all’8% Dato di fatto: Milano è la città più cara d’Italia e tra le più care d’Europa Dato di fatto: un po’ conta la speculazione, un po’ la guerra in Ucraina con tutte le questioni energetiche correlate Dato di fatto: c’è qualcuno che paga più degli altri. È l’immensa categoria dei pensionati e dei lavoratori dipendenti che non vedono certamente aumentare le loro entrate dell’8% e che quindi devono iniziare a studiare strategie per non abbassare il loro tenore di vita. In una parola: tutti i rincari possibili e immaginabili sono sempre scaricati sul consumatore che fa la spesa, acquista e acquisterebbe. Conseguenze? Le persone spendono di meno e non possono permettersi piccole “coccole” che sino a qualche mese fa erano routine. Allargando lo spettro della discussione… a cascata il problema si propone anche sugli affitti e anche sulla capacità dell’intera città di restare attrattiva per gli utenti esterni, per esempio i “talenti”. Parliamo di ricercatori, chef stellati, designer, ingegneri, creatori di start up: come permettersi la vita in una città davvero così cara? Se Milano era diventata meravigliosamente interessante in quanto “culla” dello smart working, dunque della creatività massima e della libertà professionale, come conciliare questa disponibilità con prezzi che salgono alle stelle e impediscono alle persone di uscire fuori a cena? La risposta al momento non c’è, dato che nemmeno chi ci governa a livello centrale e locale sa come affrontare il momento. Toccherà attendere, ma non troppo: i talenti veri non possono aspettare anni e anni per decidere dove attivare la propria impresa. Milano è abituata a correre e non può permettersi di rallentare proprio ora.
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