Non chiamiamoli solo “fumetti”Chi non è più giovanissimo probabilmente sarà cresciuto leggendo le mirabolanti imprese di Diabolik ed Eva Kant. Forse non tutti sanno che il ladro mascherato è nato dalla mente di due milanesi d’eccellenza, Angela e Luciana Giussani, che negli anni Sessanta ebbero il merito di dare vita a un fumetto che avrebbe segnato la storia della letteratura per immagini italiana. È arrivato il momento, finalmente!, in cui Diabolik e i suoi colleghi protagonisti dei comics vengano celebrati anche dalla città di Milano con il riguardo loro dovuto. Ancora poco tempo e nella zona del Municipio 6, per la precisione in Via Pesto, tra via Tolstoj e via San Cristoforo, verrà ultimato un murales lungo 500 metri proprio dedicato a Diabolik. Insieme a Diabolik, sempre nella stessa zona, ecco l’omaggio a Valentina, personaggio di Guido Crepax. Il progetto vede coinvolti, oltre al Municipio 6, a condominio di Via Savona 27, alcuni sponsor tecnici e il Museo delle Culture di Milano Mudec, anche la Casa Editrice Astorina, che pubblicò Diabolik. Non va dimenticato, per grandi e piccini, che a Milano esiste anche WOW Spazio Fumetto, in viale Campania 12, il museo del fumetto. Come ebbe modo di scrivere una volta Umberto Eco: “Quando ho voglia di rilassarmi leggo un saggio di Engels, se invece desidero impegnarmi leggo Corto Maltese”: mai sottovalutare il potere dei fumetti per la conoscenza e lo sviluppo cognitivo e della fantasia delle persone di ogni fascia di età. Questa arte, interpretata oggi anche a livello di murales, è uno dei tanti modi che abbiamo per “fare cultura” in modo popolare, oltre che per abbellire una città in molti casi davvero troppo grigia. Approfittiamone!
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