Padroni a casa nostra, ma in senso nuovo
Lo slogan “Padroni a casa nostra” implica divisione, chiusura e precisazione di un concetto molto chiaro: “Noi facciamo quel che vogliamo nel nostro territorio”. Io vi propongo un modo nuovo di intendere questa frase: “Siamo padroni a casa nostra perché godiamo e beneficiamo di luoghi meravigliosi, la cui bellezza possiamo condividere con tutti”. Qual è la vera casa dei milanesi, di cui tutti siamo teoricamente “padroni”? Quella in cui lavora il sindaco, ossia Palazzo Marino. Esattamente come il Quirinale è la “casa” di tutti gli italiani. E allora… andiamoci, in questa casa. Ammiriamola, osserviamola, conosciamone la storia e il presente. Il tutto è possibile grazie a visite guidate gratuite cui si può partecipare nei giorni feriali, previa prenotazione. Palazzo Marino, che prende il nome dal suo committente, il genovese Tommaso Marino, fu fondato nel 1558. A disposizione, per chi desidera visitarlo, sono, tra le altre, la Sala degli Arazzi, la Sala della Trinità, la Sala Gialla, quella della Resurrezione. Ovunque dipinti, arazzi, statue, damaschi. Chi non potesse recarsi fisicamente a Palazzo Marino, potrebbe “assaggiare” un po’ della sua bellezza grazie alla visita virtuale regalata dalla tecnologia (un video della durata di 4 minuti, qui il link http://download.comune.milano.it/26_05_2015/SALA_ALESSI%20(1432634809044).mp4) che consente di ammirare la Sala Alessi, ovvero il Salone d’onore, dedicata all’architetto che ha progettato l’intero palazzo, Galeazzo Alessi. La sala ospita dodici affreschi con le Nove Muse e gli dei Apollo, Bacco e Mercurio e i due busti di Marte e Minerva. Palazzo Marino, come tanti altri edifici della città, venne bombardato nel 1943, ma sapienti opere di ricostruzione e restauro l’hanno reso comunque vivo e in perfetto stato di manutenzione. Per prenotare la visita: Area Comunicazione tel. 02 884.56617 / 52654 fax 02 884.50288 (foto tratta da
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