Leila Oggioni

Il presepe attorno a noi, prendendo esempio da Assisi

Quest’anno è vietato scambiarsi abbracci, baci e anche strette di mano. E’ vietato andare in giro ad ammirare i presepi, per evitare appunto di incrociare troppe persone.

E allora come fare? Semplice, è sufficiente cambiare il progetto del presepe e dare comunque a tutti la possibilità di vivere l’atmosfera natalizia con raccoglimento… portando le statuine ovunque.

Questa è l’idea che ha preso vita ad Assisi: la città, in questi giorni, è “vestita” a festa grazie a videoinstallazioni e statue posizionate nelle diverse vie. A essere proiettati sulle facciate degli edifici saranno gli affreschi di Giotto che sono collocati nella Basilica del Santo.

Siccome, però, causa i divieti legati agli spostamenti, pochi potranno vedere il presepe diffuso dal vivo, ecco che la tecnologia viene in aiuto: ogni sera, sino al 6 gennaio, sarà possibile ammirare il Natale di Francesco on line, attraverso questo link: https://www.nataledifrancesco.itCome spiega la comunità dei frati francescani: “Francesco desiderava che tutti facessero festa e noi ti proponiamo di vivere quest’esperienza nell’immersione del presepe. Il presepe è la rappresentazione, tenera, di ciò che è accaduto a Betlemme in quella notte. Così come i pastori hanno visitato quella grotta, noi riviviamo quel momento in cui facciamo visita al Signore Gesù ovunque siamo”.

(foto tratta dal sito)

 

 

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