Quando la mensa dei poveri è stellata

Le disparità sociali ci fanno gridare allo scandalo, ma per fortuna ogni tanto questo mondo che va al contrario ritorna diritto, proprio grazie agli antipodi che si incontrano. Parliamo del delicatissimo settore degli chef stellati, una casta composta da persone speciali, dall’ego importante, che nell’ultimo decennio sono diventate vere star della tv. Ebbene, proprio alcuni di questi soggetti, tra cui lo chef migliore del mondo (secondo la classifica dei World’s 50 Best Restaurants), l’italiano Massimo Bottura, hanno scelto di intraprendere percorsi di volontariato. In un modo molto semplice, ma geniale, restando nell’alveo della propria competenza. Da una parte il cibo non consumato nei ristoranti; dall’altra le mense dei poveri: è bastato far comunicare queste due realtà per dar vita, a Milano, al Refettorio Ambrosiano della Caritas. L’esperienza, nata in occasione di Expo, non solo è tutt’ora ancora attiva, e soggetto di un film “Il Refettorio: miracolo a Milano”, per la regia di Peter Svatek, ma è stata replicata dallo stesso Bottura anche in altri luoghi (in Brasile in occasione delle Olimpiadi, a breve nel Bronx a New York).

Va precisato che questo impegno non è appannaggio solo degli chef stellati, ma anche di cuochi e pizzaioli che, sempre più spesso, abbinano la loro arte alla solidarietà. Si pensi, per esempio, alla pasta solidale per Amatrice, iniziativa che ha contribuito a raccogliere fondi per i terremotati di quel territorio.

Cosa resta, da fare, al cliente del ristorante? Optare per cene di beneficienza il più possibile, perché fare del bene non è mai stato così gustoso.

(foto di Massimo Bottura tratta da http://www.refettorioambrosiano.it/)

Schermata 2017-02-23 alle 08.23.11

Indietro
Leila Oggioni Life: ogni giorno esperienze e incontri
Leila Oggioni Business: real estate e non solo
Leila Oggioni Various: il mondo che merita di essere raccontato

© 2014 Leila Oggioni Iniziative immobiliari