Settore immobiliare: facciamo il puntoOgni tanto ci piace analizzare l’andamento del settore immobiliare, alla ricerca di elementi e spunti positivi che ci confermino che la crisi è veramente sfumata. In questo luglio 1016, il vento tira proprio da questa parte, quella dell’ottimismo. A patto che si ricordi – ormai è da anni che tutti lo sosteniamo – che sarà impossibile, da ogni punto di vista, tornare ai valori e ai numeri del 2007. Nel 2015 il mercato delle abitazioni ha segnato un +6,5%. Il motivo? Costi più accessibili, mutui facilmente ottenibili dal sistema bancario. Inoltre c’è un po’ più di ottimismo a caratterizzare anche la vita delle famiglie italiane. E si sa, per acquistare un immobile è necessario avere una visione “felice” dei successivi decenni… Tutto bello, dunque? No, in realtà ci sarebbe una piccola considerazione da fare sul lunghissimo periodo. Ma il dato parte da oggi: i tassi di interesse sui conti correnti sono pari a zero. Ciò significa che le famiglie mettono sì da parte (poco) denaro, ma non dispongono più degli interessi. Non solo: le pensioni si prospettano sempre più “sottili”, dunque moltissimi stanno già spostando capitali in quella direzione, per assicurarsi una vecchiaia tranquilla. Per il settore immobiliare, il problema, a tendere, potrebbe essere proprio questo: vedersi “sfilare” capitali e interessi all’acquisto da parte della previdenza integrativa… Indietro |