Il single “vivacizza” il mercato immobiliareIl buon mediatore immobiliare sa che è necessario conoscere come si muove il mercato. Ovvero, come abbinare in modo corretto domanda e offerta, senza voli pindarici e senza immaginare di avere clienti “ideali”, ma cercando di soddisfare quelli reali… con esigenze reali. Un target da tenere molto sotto controllo è quello dei single, che rappresenta una fetta importante di popolazione. Quanti sono, nel nostro Paese? 8.659.000, pari al oltre il 33% di tutte le famiglie. Secondo i dati di Tecnocasa e Tecnorete, il 28,7% delle compravendite dei primi sei mesi del 2019 è stato concluso da single. Cosa hanno acquistato? Trilocali (37,4%), seguiti da bilocali (34,0%), con i 4 locali che si fermano all’11,2%; nella maggior parte dei casi si è trattato dell’acquisto dell’abitazione principale. Molto interessanti anche i dati delle locazioni: “Il 61,4% degli inquilini single ha preso casa in affitto per scelta abitativa, il 33,8% per motivi di lavoro e il 4,8% per motivi legati allo studio”. Questo deve far riflettere ed è specchio della nostra società: chi vive solo preferisce non azzardare acquisti o investimenti di un certo livello. Non solo, nel caso dei giovani è facile pensare che l’affitto sia anche un modo per poter, un domani anche molto vicino, cambiare quartiere, città, seguendo le proprie aspirazioni, ma anche le scelte di vita e la flessibilità lavorativa. A tutte queste persone che, come abbiamo visto, esplicitano bisogni ben precisi, come siamo, noi mediatori, pronti a rispondere?
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