La casa intelligente, volendo, può già essere realtà. L’osservatorio del Politecnico di Milano relativo a questo tema evidenzia numeri ancora piccoli, ma interessanti. La smart home, ovvero quella che utilizza gli strumenti Iot – Internet of Things – ha fatto girare nel 2016 185 milioni di euro (+23% rispetto all’anno precedente). Che si tratti di sicurezza, o gestione dei sistemi energetici, un italiano su cinque afferma di possedere un device intelligente. I prodotti più gettonati risultano essere videocamere o videocitofoni, ma anche dispositivi per controllare gli elettrodomestici, i consumi di energia, i sistemi di riscaldamento o raffreddamento. Se state sorridendo perché ben altri sono i mercati che trainano l’economia italiana, fate attenzione: i big player come Google e Amazon stanno scaldando i motori. Quando anche loro entreranno pesantemente nel settore delle smart home, questo mondo esploderà. Un ultimo aspetto: questi device comunicano con costanza i nostri dati alle aziende produttrici. Cosa succederà in futuro, come le aziende useranno queste informazioni? Quanto sapremo o vorremo proteggere la nostra privacy, o quanto saremo disposti a concederla, in cambio magari di prodotti o servizi scontati?

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