Chi sposa l’idea del panettone sospeso?

L’idea è venuta a una delle storiche panetterie milanesi, Danelli, a pochi passi dalla stazione di Lambrate: perché non lasciare, oltre al caffè, anche un panettone artigianale sospeso per chi ne ha davvero bisogno? Come si legge sulla loro pagina Facebook (Panificio Danelli): “Quest’anno cercheremo di spingere questa tradizione, ipotizziamo possa essere un periodo natalizio particolarmente difficile per molte famiglie e forse questo gesto può “aiutare” davvero, anche solo psicologicamente, persone in difficoltà che non si possono permettere un dolce artigianale, che ha un suo valore, anche simbolico, diverso. Se invece ti senti un Grinch e odi il Natale regalalo a qualcun’altro che vorrebbe festeggiarlo ma non può (…)”.

C’è sempre la possibilità di fare del bene, anche attraverso piccoli gesti. È un momento di difficoltà per tutti, nessuno si può e si deve sentire escluso. Come spesso ripetuto anche dal Papa, nessuno si salva da solo.

Sollecitate anche i vostri panettieri o pasticceri abituali ad attivare un’iniziativa di solidarietà di questo genere. Il grande cuor dei milanesi non tarderà a rispondere con entusiasmo. E ciascuno contribuirà con quanto potrà, non è una gara.

Intanto grazie, soprattutto a chi in silenzio si spende per gli altri e non cessa di credere nella speranza di un domani migliore.

 

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