Dopo decenni passati ad esaltare il bilocale in città, come soluzione perfetta per le coppie, qualcosa è cambiato, per merito o colpa della pandemia.

Le famiglie, che da sempre usavano casa solo per la sera, rimanendo a scuola o al lavoro tutto il giorno, si sono ritrovate a gestire le attività in pochi metri quadri. In molti casi è stato realmente mentalmente estenuante. Da qui il desiderio di “aria”, sotto forma di metrature più ampie, possibilmente anche con spazi aperti come giardino, terrazzo o balcone.

I numeri confermano la tendenza (fonte: Tecnocasa): “Il trilocale è la tipologia più richiesta (40,5%), seguito dal quattro locali che raccoglie il 24% delle preferenze e dal bilocale con il 23,1% delle scelte”. Il bilocale resta appannaggio delle giovani coppie, mentre soffre la tipologia-monolocale.

Nostro compito, in qualità di mediatori immobiliari, è quello, in questo momento, di far comprendere le vere necessità ai potenziali acquirenti: su cosa puntare, servizi e comodità o piccolo giardino? E davvero esistono balconi “vivibili” su cui passare l’intera giornata leggendo o facendo i compiti? Quanto ancora durerà il desiderio di poter fare due passi lontano da tutti? Ovvero: l’incidenza della pandemia sulle abitudini delle persone resterà tale anche in futuro oppure si ritornerà alla normalità pre-Covid?

Questo interrogativo non pertiene unicamente il nostro settore, ma anche l’organizzazione dei servizi, la grande distribuzione, le attività scolastiche, la gestione dei mezzi pubblici. Siamo ancora tutti “sospesi”, ma è necessario che analisi puntuali vengano messe in pista sin da ora, dato che a breve toccherà riorganizzare la vita di tutti.