Il volontariato vince a MilanoE finalmente, tra le tante brutture di cronaca nera che i giornali ci propinano abitualmente, spunta una notizia di cronaca bianca, che merita di essere stampata a caratteri cubitali, perché valorizza il silenzioso lavoro quotidiano di tantissime persone. La Lombardia è la prima regione italiana per numero di persone sopra i 14 anni che si dedicano agli altri attraverso il volontariato. Il 14% dei lombardi presta attività gratuitamente (la media nazionale è l’11%). Oltre 11.500 sono le imprese attive nel settore in regione, per un totale di 181 mila addetti. Tra le città più impegnate socialmente spiccano Milano, Varese, Bergamo, Brescia, Monza. Al di là dei numeri, è bello notare come i cittadini siano sempre più attivi nelle “cose di comunità”. Gli “altri” che hanno bisogno di aiuto stanno diventando numericamente rilevanti, le risorse che provengono dalla politica sono sempre più risicate: il volontariato è l’unico strumento in grado di non lasciare, letteralmente, le persone per strada. Siete anche voi impegnati in progetti di aiuto o sostegno agli altri, nelle diverse forme possibili? Siete speciali e unici. Vi manca una sola cosa da fare: parlarne. Raccontare agli altri la vostra esperienza, in modo che anche colleghi, fornitori, clienti, amici siano “attratti” e decidano di contribuire in qualche modo a fare del bene gratuitamente. Il volontariato non è solo una forma di aiuto: è un modo di stare al mondo, che ricorda che nessuno vive e si completa da solo; che c’è sempre qualcuno che va supportato. E che l’aiuto arricchisce anche chi in quel momento ha deciso di dedicare due ore del suo tempo a far giocare i bambini durante il dopo scuola della parrocchia. Un lombardo su sette è impegnato nel volontariato? Bene, dobbiamo puntare a fare in modo che rapidamente si arrivi a uno su cinque, poi a uno su quattro. Al bene non c’è mai limite, se non quello che imponiamo noi quando l’effetto “divano” (lasciatemi stare qua, non ho voglia di far niente) vince su tutto. Indietro |