Ci addentriamo per un attimo nel mondo della moda per qualcosa che merita di essere raccontato, e voliamo dall’altra parte del mondo pur restando a Milano.

La nuova esposizione presso il negozio 10 Corso Como, “Yohji Yamamoto. Letter to the future”, non è una semplice retrospettiva, né un celebrativo raccoglitore di memorie. Lo stilista Yohji Yamamoto, rinomato per il suo approccio rivoluzionario e quasi anacronistico alla moda, dialoga attraverso i decenni con una mostra che si snoda tra passato, presente e futuro del design di moda.

A partire dal 16 maggio fino al 31 luglio, i visitatori potranno immergersi in un’esposizione unica, curata da Alessio de’Navasques. L’esibizione presenta 25 pezzi iconici dalla Collezione Yohji Yamamoto, realizzati tra il 1986 e il 2024, che sfidano il concetto stesso di tempo nella moda. Le creazioni di Yamamoto, da giacche a gonne, dai cappotti ai copricapi, appaiono sorprendentemente attuali, nonostante le decadi che ne segnano la genesi.

Yamamoto, figura di spicco della moda giapponese insieme a colleghi del calibro di Rei Kawakubo e Issey Miyake, ha sempre trattato il “tempo” non solo come una sequenza cronologica, ma come un vero e proprio tessuto connettivo tra le ere. La mostra esplora questa visione attraverso abiti che hanno segnato momenti significativi, come il cappotto con faux-cul dell’Autunno-Inverno 1986/87 e le innovative creazioni in feltro dell’Autunno-Inverno 1996/97. La visione del designer su una silhouette universale e la sua interpretazione del rapporto tra abito e corpo umano sono messi in evidenza, proponendo un dialogo aperto e continuo con le forme, i volumi e i materiali.

L’esposizione a 10 Corso Como è più di una mostra: è un invito a riflettere sulla moda come un mezzo per esplorare l’identità umana al di là dei confini temporali, un luogo dove il passato incontra il futuro in un dialogo senza fine. A ingresso libero, rappresenta un’opportunità imperdibile per gli appassionati di moda e per chiunque sia affascinato dall’evoluzione stilistica e dal potere espressivo dei tessuti e dei tagli.