Zelig, a rischio chiusura davvero?Questo palco ha visto nascere e crescere la comicità milanese dagli anni ’80 ad oggi e da qui molti cabarettisti meneghini sono diventati famosi in tutta Italia. Ma Zelig, il celebre locale di Gorla che ha preso il testimone del leggendario Derby — e che poi è diventato un successo televisivo — potrebbe chiudere i battenti. La notizia è terribile, specie per gli amanti del cabaret della zona milanese. Una chiusura che fa parte del contesto più generale del fallimento delle società di Smemoranda Group, decretato dal Tribunale di Milano. La procedura riguarda il gruppo Sg, la capogruppo, che include anche la società Zmc che gestiva il teatro. Il gruppo è in difficoltà dal 2020 e non sono serviti né la cassa integrazione né il taglio di oltre 50 dipendenti per rilanciarlo; ora altri lavoratori stanno per ricevere una lettera di licenziamento. Il brand Zelig ovviamente non c’entra, essendo stato ceduto a Rti-Mediaset. Il problema è il teatro di mattoni, come si suol dire, con le maestranze e tutto ciò che ci ruota attorno in termini di convivialità, di poter vivere l’emozione di uno spettacolo dal vivo, non solo attraverso lo schermo televisivo. Fino alla fine della sua storia “amministrativa” Zelig verrà gestito dagli storici autori Gino Vignali, Michele Mozzati e Giancarlo Bozzo. È in fase di avvio una raccolta firme, si sta chiedendo anche l’intervento del Comune di Milano. Davvero tutti vogliamo che si “spenga l’ultima luce del vero cabaret”? Il fatto è questo: possiamo accettare di vedere i comici nei grandi teatri; nelle trasmissioni tv. Ma quasi tutti questi personaggi, specie del Nord Italia, hanno mosso i primi passi nel mondo dello spettacolo proprio a Zelig, un piccolo teatro fuori a misura di comicità. Cosa succederà ai giovani che vogliono intraprendere questa difficile professione? Chi darà loro un posto per esibirsi, le prime volte? Dove faranno insomma la loro preziosa gavetta? Indietro |